Oggi voglio raccontarti come si svolge il progetto di una ristrutturazione prendendo come esempio la ristrutturazione di un appartamento di 160 mq a Bologna, a cui sto lavorando.
Dalle idee e le richieste al progetto di ristrutturazione
Laura e Fabrizio mi hanno contattato ad inizio marzo. Avevano trovato il loro nuovo appartamento, e sarebbero andati a rogito di lì a poco. Nel primo incontro e durante il primo sopralluogo abbiamo definito quelle che per loro erano le esigenze principali e i desideri “secondari”. Da subito ci siamo resi conto che l’appartamento aveva delle grandissime potenzialità. Le richieste dei proprietari per la ristrutturazione sono state da subito ben chiare:
- pensare ad una soluzione per spostare il soggiorno – esposto a nord – in modo che fosse esposto a sud, a contatto diretto con la cucina
- isolare acusticamente l’appartamento dai vicini e le varie stanze tra loro
- ricavare una stanza in più da usare come studio.
Le richieste sono state davvero motivanti e si è trattato di un progetto di ristrutturazione sfidante dal punto di vista progettuale. L’edificio originale, infatti, presentava tre camere, due bagni un soggiorno ed una cucina con pranzo. I nuovi proprietari volevano ricavare, all’interno della stessa metratura, anche uno studio ed una lavanderia.
Ho presentato loro diverse soluzioni, che potessero soddisfare le loro richieste. Hanno scelto quella che si avvicinava di più alle loro esigenze e con modifiche successive ho ottenuto il risultato che Laura e Fabrizio desideravano.
Più spazio con la nuova distribuzione interna
Il risultato di questo progetto di ristrutturazione sfidante? Un bellissimo appartamento di 160 mq circa: un bell’ingresso, un’ampia zona giorno, 3 camere matrimoniali, 2 bagni, lo studio e la lavanderia. Con la nuova distribuzione che ho progettato per gli ambienti ho ricavato più spazio per creare stanze nuove e una casa nuova.
Ti porto a fare un tour e ti spiego le singole scelte progettuali, che sono anche uno dei motivi del perché affidarsi a un architetto.
- La zona lavanderia è stata pensata dentro al ripostiglio posizionato nel corridoio, nascosto dietro tre porte scorrevoli a tutta altezza. Probabilmente anche tu vorresti uno spazio come questo!
Studiando gli spazi nei minimi dettagli con un architetto potrai averlo anche nella tua casa. - Soggiorno e cucina sono stati pensati in un unico grande open space, affacciato a sud su una loggia. Laura mi aveva chiesto di poter avere una visuale più libera possibile sull’esterno e voleva poter sfruttare lo spazio della loggia. Così l’abbiamo chiusa con una tenda motorizzata in pvc trasparente, abbinata ad un tessuto ombreggiante. Se avessimo optato per una vetrata scorrevole – al posto della tenda – per chiudere la loggia, avremmo avuto i montanti verticali del telaio della finestra e ,la visuale non sarebbe stata così libera.
- Le camere che abbiamo ricavato: 3 matrimoniali, di cui una che abbiamo definito jolly. Oggi le bimbe vogliono dormire insieme, ma la camera jolly sarà la loro stanza dei giochi e quando cresceranno potranno usarla per studiare o anche per scegliere di dormire separate.
- Lo studio, posizionato tra la camera jolly e la camera delle bimbe, è un piccolo locale di 9 mq ben illuminato e dedicato all’attività di Laura, che è Medico e Nutrizionista. Lo studio è stato ricavato tra due camere, aprendo una finestra.
La fase di cantiere di un progetto di ristrutturazione sfidante
La scelta dell’impresa e l’inizio del cantiere si sono susseguiti a distanza di pochissimo tempo. Gran parte del merito va a Laura e Fabrizio che hanno accelerato le scelte e, soprattutto, hanno avuto fin da subito le idee molto chiare. Così prima dell’estate siamo riusciti a dare inizio al cantiere. Le prime fasi hanno richiesto la mia assistenza al cantiere e hanno riguardato i proprietari per le scelte del progetto esecutivo. Sono state definite le stratigrafie delle nuove pareti.
L’isolamento acustico delle pareti con il fibrogesso
Per migliorare l’acustica dell’appartamento, si è scelto di realizzare le pareti a secco, con lastre di fibrogesso e lana di roccia all’interno. Probabilmente hai tanto sentito parlare di cartongesso – spesso usato per realizzare pareti a secco – ma mai di fibrogesso e ti starai chiedendo il perché del fibrogesso. Il fibrogesso possiede caratteristiche tecniche molto differenti rispetto al cartongesso. Entrambi questi materiali vengono forniti in lastre e vengono posati su un telaio in metallo..
Il fibrogesso risulta, però, migliore dal punto di vista ecologico, della resistenza meccanica e delle prestazioni acustiche, perché le sue lastre sono composte da un’anima di gesso naturale racchiuso tra due pannelli di fibra di cellulosa, ricavata da carta riciclata, che dona più stabilità alla lastra. La produzione avviene mediante un processo sostenibile basato esclusivamente su materie prime naturali (carta riciclata, gesso e acqua) senza l’aggiunta di colle. Le pareti di confine con la proprietà limitrofa sono state placcate, ovvero rivestite, con un sistema analogo.
La scelta di arredi, impianti e rivestimenti
Dopo aver definito le stratigrafie delle pareti siamo passati agli impianti, elettrico ed idraulico, così che gli artigiani potessero prima tracciare e poi realizzare, e distribuire, le canalizzazioni precedentemente progettate. Per poter definire nel dettaglio gli impianti abbiamo prima scelto insieme la distribuzione degli arredi direttamente nello showroom dell’arredatore. È grazie a queste scelte che abbiamo potuto progettare un impianto elettrico specifico per ogni stanza e situazione.
Pavimenti e rivestimenti li avevamo già ordinati, presso lo showroom di Imola ceramica a Bologna, dopo averne scelto la posa. Abbiamo prima scelto i sanitari e gli arredi dei bagni, che hanno consentito così la stesura degli impianti ad essi dedicati. In seguito abbiamo scelto i rivestimenti e la loro disposizione.
Il lavoro di squadra accorcia i tempi di un progetto ristrutturazione sfidante
Tutte le scelte sono state concluse e i tempi previsti, ad oggi, sono stati rispettati. Così che tutti noi professionisti contiamo di riuscire a concludere i lavori prima di Natale. I proprietari sono soddisfatti del lavoro svolto finora, anche se vedendo il cantiere quasi stentano a credere che i lavori si concluderanno in tre mesi circa.
Eppure la buona coordinazione delle diverse figure – l’impresa, tecnici e i fornitori – ha consentito di procedere nei tempi previsti da programma. Oltre a vedere la propria casa prendere forma come immaginavano e nei tempi previsti, Laura e Fabrizio hanno anche potuto usufruire delle detrazioni fiscali del 50% per ristrutturazione.
Ristrutturiamo la tua prossima casa a Bologna e provincia!
Manca davvero poco alla realizzazione del sogno di Laura e Fabrizio di andare a vivere nella casa che hanno immaginato. Hai la curiosità di vedere il risultato finale? Puoi seguire le prossime fasi dei lavori nelle stories di Instagram e presto ti racconterò il resto anche qui sul blog.
E se vuoi iniziare anche tu a realizzare il progetto di ristrutturazione sfidante che hai in mente, con me come architetto al tuo fianco, contattami.